Cos’è l’etica?
L’etica è sia un insieme di norme e di valori che regolano il comportamento dell’uomo in relazione agli altri, sia un criterio che permette all’uomo di giudicare i comportamenti, propri e altrui, rispetto al bene e al male.
Etica Aziendale oggi
L’etica oggi è una dottrina che riflette sul comportamento dell’uomo in vari campi.
E’ volontaria e non è vincolante ai sensi di legge.
Solo negli ultimi due secoli, con il filosofo Karl Marx, si è arrivati a parlare di etica del lavoro: a partire da allora e dai concetti di alienazione nel e dal lavoro, è stato definito etico il lavoro che offre al soggetto la possibilità di esprimere la propria personalità in quello che fa lavorando.
Rapporto tra etica e lavoro:
Talvolta il rapporto tra etica e lavoro deve andare al di là del perimetro legislativo, mettendo in atto scelte aziendali che seguano la propria sensibilità etica qualora non ci fosse una norma che tuteli il lavoratore.
Il lavoro etico deve tener conto di molteplici fattori: le esigenze di business dell’azienda e le esigenze personali e sociali del lavoratore. La linea guida è il benessere comune, il fine ultimo quello di valorizzare l’esistenza umana. Ciò vuol dire rispettare il principio “lavorare per vivere” e non “vivere per lavorare”.
“Dobbiamo tornare a porre i fini avanti ai mezzi, ad anteporre il buono all’utile”, scriveva Keynes. È utopia? Forse. Ma la visione dell’uomo che le parole di Keynes sottintendono è attualissima. “L’uomo non è una macchina, non è un robot che esaurisce la sua ragion d’essere nella produzione di beni e servizi. L’uomo non è un mezzo ma un fine e, in quanto tale, precede il mezzo. Una macchina logora o obsoleta si sostituisce. L’uomo, ogni uomo, è una creatura unica e irripetibile che non si esaurisce nelle sue capacità produttive; l’uomo precede, sempre e comunque, la produzione, il profitto, l’utile.
Come sta cambiando ?
Il mercato si dirige sempre più verso un’etica aziendale vicina al benessere umano e sociale, obiettivi che trovano sempre più spazio nelle strategie e politiche aziendali. Quali sono i principi etici e morali di cui le aziende devono dotarsi?
Flessibilità: le aziende per ottimizzare la produzione dovrebbero adottare la politica della flessibilità. Abbiamo visto tutti ad esempio il potenziale dello smart working e l’impatto che ha sulla vita sociale e sull’ambiente.
Sostenibilità Ambientale: L’attenzione per la “cura” del pianeta terra è un tema che riguarda tutti, rappresentando il presente e il futuro della nostra esistenza. L’obiettivo è creare un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere quelli delle generazioni future. Pertanto, è auspicabile attuare delle politiche green volte a questo scopo, come la riduzione delle emissioni di CO2 e dell’utilizzo di carta o plastica.
Digital Trasformation: I processi aziendali devono avvalersi del supporto delle tecnologie, che li migliorano e li semplificano. Questo è risultato evidente durante il periodo di quarantena. Il COVID-19, infatti, ha portato ad un’impennata nell’utilizzo degli strumenti digitali. Basta pensare che fino a pochi mesi fa era impensabile immaginare un consiglio europeo in video conferenza. Questo deve far capire le opportunità offerte dalle tecnologie che non vengono sfruttate solamente per paura dell’innovazione o refrattarietà al cambiamento.
Umanità: Emozioni, sensazioni, sensibilità sono parte integrante e fondamentale di ogni individuo. Se non si costruisce una politica di “ascolto” ma una linea di puro raggiungimento del business, si rischia di soffocare la parte “umana” del collaboratore.
Come si fa a conciliare logica del profitto e lavoro etico?
La chiave sta nel capire quanto il benessere del lavoratore possa aumentarne il rendimento.
L’agire etico perseguito dall’azienda vuole essere, quindi, un incentivo razionale per cercare di capire non solo cosa sia giusto fare, ma anche il “perché” sia necessario farlo. L’obiettivo primario è quello di far sì che sia introdotta anche una valutazione etica, sia nel decidere i propri comportamenti sia nel valutare quelli degli altri, unendo in questo modo la sfera morale a quella manageriale, le responsabilità individuali a quelle dell’Azienda e la sfera professionale a quella organizzativa. Questo significa tradurre il ragionamento in una concreta azione etica.